Primo piano
Il bullismo raccontato ai ragazzi
Il giorno otto febbraio 2020, dopo la giornata mondiale contro il bullismo, si è tenuta una conferenza nell’aula magna del Liceo Scientifico “G. Brotzu” di Quartu Sant’Elena; partecipanti gli alunni del triennio e, a tenere il dibattito, l’avvocato Gino Emanuele Melis, accompagnato dal giornalista Nicola Pisu e dalla giovane Martina Murenu.
I tre ospiti hanno parlato del fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e della ‘reputazione digitale’: il giudizio che sui social viene “affibbiato” e con cui viene etichettato chiunque.
In classe sono nate delle vere e costruttive discussioni, ci siamo confrontati tra compagni sull’argomento bullismo che prende varie e spaventose forme.
Il vero e proprio atteggiamento pericoloso e lesivo nei confronti dell’altro è stato oggetto di grande riflessione, stimolata e fatta crescere dal protagonista indiscusso della conferenza, l’avvocato Gino Melis, brillante e comunicativo, la cui verve dialettica ci ha incantato e colpito; allo stesso tempo ha fatto sorgere in noi ragazzi il desiderio di metterci a nudo, palesando emozioni e permettendoci di esprimere pensieri e pareri che forse non volevamo manifestare per paura. L'avvocato ha lasciato un segno: ci ha dato la possibilità di scoprirci reciprocamente e soprattutto di vivere due ore di scambio totale senza reticenze, paure, timidezze. Ognuno di noi si è sentito, per molti minuti, partecipe dello stato d’animo dell’altro condividendo sensazioni in un intreccio di silenziosi e comuni pensieri.
Il protagonista della conferenza è stato senza alcun dubbio l’avvocato, che ha spiegato innanzitutto che cos’è il bullismo, dando una descrizione chiara, precisa, scientifica, per poi andare più a fondo esprimendo quelle che sono le caratteristiche con le quali tale orribile prassi si conduce. Inoltre, ha evidenziato la figura della vittima, del bullo e delle dinamiche comportamentali di quest’ultimo ai danni della prima. “La vittima - asserisce l’avvocato - è solitamente il ragazzo che va bene a scuola, quello con problemi fisici, quello timido e impacciato, quello ritenuto più debole, quello che viene considerato una facile preda.
Il bullo? Un ragazzo con una vita familiare difficile, quello che si sente schiacciato, solo e arrabbiato col mondo.
Per entrambi esiste un percorso di riabilitazione: per il bullo la rieducazione con la guida di esperti e per la vittima un percorso che lo aiuti a superare il trauma dopo giorni, mesi e anni di silenzio”. L'avvocato ci ha esposto dei casi campione, suoi assistiti.
Il primo caso è stato quello di una giovane vittima di violenze psicologiche reiterate, attraverso minacce verbali insistenti e martellanti, sia attraverso il web sia fisicamente sia negli spazi in cui i giovani vivono e stanno in gruppo. A questo punto è stata molto spaventosa la descrizione delle prassi comportamentali tenute dal cosiddetto “branco” che si affianca al bullo!
Il secondo caso invece è stato introdotto da una domanda dell’avvocato: “Può una vittima di bullismo diventare a sua volta bullo?” Dal momento che la risposta è stata affermativa, ha mostrato così il caso di una vittima diventata in seguito carnefice, giungendo a compiere reati gravi come lo spaccio di droga e furti.
Dopo aver dato la parola al giornalista Nicola Pisu, brillante ospite che ha dialogato vivacemente con tutti noi, ecco che ci è stata presentata la terza ospite: Martina Murenu la quale, con la voce sommessa e sussurrata per l’emozione, ci ha brevemente raccontato la sua tragica storia personale di bambina e adolescente, oggetto di bullismo, continuamente vessata e ingiuriata, la cui vita per dieci lunghi anni è stata condizionata e scandita da episodi di vera e propria crudele e incomprensibile cattiveria. Martina che, commossa, ci ha parlato di sé con coraggio e forza; Martina che, forse, insicura e fragile, è stata presa di mira con angherie di ogni tipo, probabilmente, per la sua insicurezza e la sua timidezza;
Martina che ci ha regalato la sua esperienza e che con forza, dopo anni di silenzio e terrore, ora riesce ad aiutare gli altri dopo aver deciso di aprire uno sportello di ascolto in rete per offrire attenzione e dispensare conforto a chi ne ha bisogno. La sua esperienza di emarginata ed esclusa l’ha portata a spendersi per gli altri, a dedicare il suo tempo ai deboli e rientrare nel suo piccolo paese con fierezza e dignità, perdonando tutti ed incoraggiando ad aver la forza di denunciare, a gran voce, chiunque si dimentichi che tutti siamo persone con gli stessi diritti e gli stessi doveri.
La classe 3ªA
Ri-Scopriamo Giuseppe Baretti
In occasione delle celebrazioni per i 300 anni della nascita di Giuseppe Baretti - critico letterario, traduttore, poeta, scrittore, drammaturgo e linguista italiano - le classi 4A, 4B e 4SB del nostro Liceo scientifico, accompagnate rispettivamente dalle professoresse Caterina Spiga, Anna Lucia Cocco e dal prof Edoardo Liprino, sono state invitate dalla prof.ssa Elisabetta Randaccio alla Cineteca Sarda, per assistere alla proiezione del film "La Maschera" di Fiorella Infascelli, regista italiana e sceneggiatrice.
Le celebrazioni del poliedrico intellettuale, promosse dal centro internazionale di studi europei Sirio Giannini, si sono svolte con un ricco calendario di iniziative ed eventi in tante città italiane ed europee, tra cui Cagliari.
Dopo la visione appassionante del film di Fiorella Infascelli, abbiamo raccolto le impressioni e le recensioni fatte dagli alunni che hanno partecipato alla proiezione; la suddivisione è per classi con tutte le osservazioni personali.
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Per leggere le recensioni clicca su una delle classi della tabella
Classe | recensioni | alunna/o |
4A | 1 | Mura Giuseppe |
4A | 1 | Riccardo Paolantoni |
4B | 1 | La classe 4B |
4SB | 1 | Giorgia Arru |
4SB | 1 | Claudia Cogoni |
4SB | 1 | Antonio Cossu |
4SB | 1 | Bianca Doro |
4SB | 1 | Federico Marceddu |
4SB | 1 | Giovanni Paderi |
4SB | 1 | Alessia Pitzalis |
4SB | 1 | Claudio Savino |
4SB | 1 | Nicola Sebis |
Per maggiori dettagli sulla proiezione e sulla trama del film vai al link >>> Proiezione del film "La maschera" di Fiorella Infascelli
I ragazzi e le ragazze della classi 4A-4B-4SB
Caro poeta ti scrivo
Ancora poco più di un mese e si chiude il 2019 ... l'Anno della luna.
Per celebrare i 50 anni del leggendario allunaggio avvenuto nel luglio del 1969 si sono moltiplicati gli eventi legati a questo importante compleanno: eventi astronomici, festival, manifestazioni e iniziative varie con appuntamenti a tema.
A mezzo secolo di distanza, la storia dell’equipaggio dell’Apollo 11 sembra ancora incredibile come in quell’estate del 1969, quando tutto il mondo ad occhi in su osservò un razzo gigantesco lasciare la Terra per un viaggio di 400mila chilometri verso un luogo visto da sempre ma mai visitato. Ancora oggi sono molte le ragioni per meravigliarsi, come fu in quell'estate.
In passato tanti poeti hanno scritto della/sulla luna, tra i più grandi interpreti della nostra letteratura ricordiamo Leopardi e Montale. Ma la luna è stata la musa ispiratrice non solo dei grandi della poesia italiana, luna, moon, lune, mond, selênê, lunà in quante lingue i poeti hanno cantato la luna? Lo hanno fatto in tutte le lingue e in tutte le epoche della storia della civiltà, al punto che una certa coscienza popolare addirittura ha identificato ed identifica luna e poesia, lunatico e poetico, astralità e astrazione.
Come scrivere una poesia sulla luna e, prima ancora, come scrivere una poesia? Esiste un metodo? Esistono regole particolari da rispettare? Bisogna essere particolarmente sensibili? Sicuramente bisogna osservare ciò che ci circonda o quello che sentiamo dentro di noi. Una poesia può trattare qualunque argomento, dall'amore alla strada che facciamo tutti i giorni per venire a scuola. Scrivere poesie può aiutarci a migliorare lo stile linguistico, Ma come si può cominciare? Scrivere poesie è certamente un'abilità che migliora con la pratica (come ogni altro tipo di scrittura). Quale migliore occasione per cominciare (e avere almeno la risposta ad una delle domande) di quella di partecipare al Concorso di Poesia ideato dai professori del nostro Liceo Sandro Giordano o prof.ssa Letizia Murtas?
Il concorso di poesia è a tema libero, è aperto a tutti gli alunni del Liceo Scientifico e Artistico "Brotzu" e la partecipazione è gratuita. Le opere poetiche dovranno essere inedite e scritte in lingua italiana, pena esclusione. I partecipanti dovranno produrre un'unica opera poetica a tema libero da presentare in formato A4 non eccedente complessivamente 120 versi. Gli elaborati dovranno pervenire entro il 10 dicembre 2019 con le modalità indicate nel regolamento che può essere consultato cliccando sul link seguente:
>>> REGOLAMENTO <<<
In attesa della vostra adesione, speriamo di ispirarvi e suscitarvi qualche emozione con la lettura di una semplice ma splendida poesia di Gianni Rodari
"Sulla luna"
Sulla Luna, per piacere,
non mandate un generale:
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.
Non mandateci un banchiere
sul satellite d’argento,
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.
Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri:
empirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.
Ha da essere un poeta
sulla Luna ad allunare:
con la testa nella Luna
lui da un pezzo ci sa stare...
A sognar i più bei sogni
è da un pezzo abituato:
sa sperare l’impossibile
anche quando è disperato.
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori!
(Gianni Rodari)
a.m.